29 Sep
29Sep
Antonio De Marco è stato fermato per l’omicidio di Daniele De Santis e Eleonora Manta, i due fidanzati assassinati a Lecce nella loro nuova abitazione.

Il ragazzo avrebbe confessato il duplice omicidio e la Procura ritiene, in base agli elementi raccolti, che sia stato premeditato in ogni dettaglio. 

Difatti, come scritto nel decreto di fermo, sono stati trovati dei foglietti nei quali vi era “descritto con inquietante meticolosità il ‘cronoprogramma dei lavori’ (pulizia,  acqua bollente, candeggina, soda, ecc. )”. 
Inoltre la premeditazione sarebbe provata dagli oggetti trovati vicino all’abitazione della coppia e in particolare il cappuccio ricavato da un paio di calze di nylon da donna, le striscette stringi tubi e la mappa con il percorso da seguire per evitare le telecamere (Fonte Il Fatto Quotidiano).

Nel nostro ordinamento, l’art. 577, comma 3, del codice penale stabilisce che la “premeditazione” rappresenta una circostanza aggravante del delitto di omicidio.

L’omicidio commesso con premeditazione è punito con la pena dell’ergastolo.
 
Perché vi sia premeditazione è necessaria la presenza di due elementi: uno cronologico ed uno ideologico.

In particolare l’idea criminale nella psiche dell’omicida deve essere radicata e persistente per un periodo di tempo apprezzabile e deve trascorrere un notevole lasso di tempo tra l’ideazione e la sua attuazione (elemento cronologico).
Inoltre deve esserci una preordinazione di modalità e mezzi per assicurare la riuscita del delitto (elemento ideologico), come ad esempio lo studio delle occasioni ed opportunità per l'attuazione, l’organizzazione di mezzi per commettere il delitto e la predisposizione delle modalità esecutive.
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